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domenica 9 giugno 2013

NEL SEGNO DELLA PECORA | MURAKAMI


ALLA RICERCA DI UN SENSO
Nel segno della pecora (titolo originale: (羊をめぐる冒険 Hitsuji wo meguru bōken) 1982
di Haruki Murakami (Kyoto, 12 gennaio 1949)
Pubblicato in Italia da Longanesi & Co nel 1992, e da Einaudi nel 2010.

A volte ho l'impressione di essere diventato il custode di un museo. Un museo vuoto, senza visitatori, 
a cui faccio la
guardia solo per me



Un pubblicitario abbandonato dalla moglie e insofferente al proprio lavoro con un socio alcolizzato incontra una ragazza che cerca se stessa facendo sesso con tutti gli uomini che incontra [o quasi], un estremista di destra, un tipo losco con la cravatta e una donna con delle orecchie bellissime. La sua è una vita stramba vissuta senza consapevolezza dove tutto accade sopra la sua testa. Davanti a lui c'è soltanto una nebbia grigia. Ma un bel giorno si ritrova ad avere una missione: trovare una pecora; unico indizio: una macchia a forma di stella sulla schiena. Non ha molto senso e in fondo non è neanche una vera missione, probabilmente è solo un sogno di quelli che ti porti a letto per un po' di notti senza sapere quando è iniziato o dove ti porterà, ma che abbracci tra le lenzuola con avidità sapendo che bene o male prima o poi potrai venirne a capo, ma anche no. Tutto è assurdo, surreale, ma possibile. Vuole sapere che cos'è questa pecora, vuole capire che cosa sta cercando. Si sa che la nostra pecora è incostante perché entra nelle persone condizionandone l'esistenza, fornendo una direzione e una condotta e poi le abbandona, lasciandogli dentro un vuoto incolmabile. La pecora [maybe] è il senso dell'esistenza che qualcuno ha avuto la fortuna di cogliere o di possedere. Per tutte gli altri l'unica strada possibile è nella ricerca del senso, ricerca che non mira ad un esito positivo, ma soltanto ad alimentare quell'insoddisfazione perennemente da soddisfare.

Questo lo spirito con cui leggere il suo nuovo romanzo 1Q84, mille pagine, 3 volumi.




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