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domenica 16 giugno 2013

ALICE



 











ALICE | Cortometraggio [4:46]
di Raffaele Carro
con Chiara Tringali e Luca Basilico
ProduzioniAmenic 2012
Musiche di Brokenkites Jotun

fb: ProduzioniAmenic



 ❝ DIPENDE MOLTO DA DOVE VUOI ANDARE ❞ DISSE IL GATTO

La piccola Alice di Lewis Carroll è diventata adulta, son passati tanti anni ormai dalla sua prima apparizione. La ritroviamo nel pregevole cortometraggio del regista Raffaele Carro, Alice, appunto, e quasi stentiamo a riconoscerla: non è soltanto cresciuta, è ancora bella, certo, ma ha totalmente perso la sua innocenza, cambiato il suo temperamento. Tuttavia qui, benché ci piacerebbe tanto, non stiamo parlando di una persona in carne ed ossa, bensì di un fantasma che appare e scompare nello sconfinato mondo dell'arte, della letteratura, del cinema. Il plot di Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carrol è diventato un vero e proprio archetipo, l'antesignano del viaggio psichedelico contemporaneo e metafora dell'invenzione del cinema. Dentro quell'avventura straordinaria puoi trovare di tutto: il percorso di formazione e di crescita dell'eroe in crisi, i poteri magici dell'arte e della letteratura, i rischi della curiosità, la discesa agli inferi, le sconfinate possibilità dell'intelletto di trovare soluzioni agli ostacoli, la lotta contro il male, l'importanza dell'amicizia, il labile confine tra bene e male, verità e menzogna, il capovolgimento dei ruoli tra inconscio e realtà, le metamorfosi dell'individuo a contatto con l'ambiente circostante, l'apprendimento del diverso e il recupero del valore della propria realtà; stiamo parlando [maybe] della sintesi dell'intero sistema di miti che ha alimentato l'immaginario degli uomini nei secoli.
Alice si addormenta facendo saltare il tappo del vaso di Pandora. Il punto di partenza è per l'Alice di Carrol un "libro senza figure e senza dialoghi", l'insofferenza verso una realtà priva di immaginazione. Era il 1865, il cinema non esisteva e la società mediatica era un embrione nella mente degli scrittori di fantascienza. La discesa agli inferi di una bambina di 7 anni assume una connotazione estraniante che mira necessariamente al ritrovamento delle certezze, allo scioglimento degli enigmi di quel mondo di pazzi, strambo, surreale, pericoloso.
Nel cortometraggio Alice di Raffaele Carro la concretezza della realtà non è minimamente intaccata dagli enigmi che la nostra protagonista, non più bambina, incontra sulla sua strada. Il punto di partenza per l'Alice interpretata da Chiara Tringali è una pillola rossa: il viaggio ha inizio, la realtà è un'allucinazione, un trip psichedelico attraverso la solitudine dello spazio metropolitano supportato dal ritmo sincopato della colonna sonora. L'apparizione del coniglio [terrificante quanto i Rabbits di David Lynch] del cappellaio, della regina di carte sono inquietudini metafisiche alle quali quotidianamente la realtà contemporanea sottopone l'individuo post-moderno. L'Alice di Carroll viene inghiottita da un pozzo senza ritorno e l'uscita dovrà essere conquistata attraverso un percorso di risalita verso il basso in balia del caso. Qui, invece, il viaggio è una conquista consapevole dello spazio non edificato dove ogni passo avanti di Alice, dritto, orizzontale, fiero, segna il tracciato di un progresso che risiede nella rilettura del passato [individuabile nello scheletro dell'acquedotto romano] e nell'edificazione creativa del presente e del futuro.
Alice oggi è l'indivuduo inquieto e ricercatore che attraversa lo spazio e i suoi pericoli con coraggio perché il suo cammino è dettato da una precisa volontà e non alla pura legge del caso. 
L'inferno e il paradiso sono categorie concrete della quotidianità e l'assurdo, il grottesco, l'immaginifico iper-presenti nella società mediatica: pertanto quel viaggio oggi non avrebbe luogo perché dove c'era un "libro senza dialoghi e figure" c'è l'immagine ossessiva ed estraniente proiettata su uno schermo. [Mi diresti per favore che strada devo prendere per andarmene da qui? disse Alice. Dipende molto da dove vuoi andare, disse il gatto.]
Il corto lo trovate qui e qui.




2 commenti:

  1. Risposte
    1. Grazie mille :) ho sempre amato Alice! e amo questa Alice adulta. il corto è davvero bello

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